Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 25021 del 19 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25021PEN

Massima

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Il reato contravvenzionale previsto dall'art. 116, comma 13, del Codice della Strada, essendo stato depenalizzato e trasformato in illecito amministrativo dal D.Lgs. n. 8 del 2016, non è più sanzionabile penalmente. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, in applicazione del principio di abolitio criminis di cui all'art. 2, comma 2, c.p., in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Tuttavia, qualora il procedimento penale non sia stato definito con sentenza o decreto penale irrevocabili alla data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 8 del 2016, gli atti devono essere trasmessi all'autorità amministrativa competente per l'applicazione della sanzione amministrativa, salvo che il reato risulti prescritto o estinto per altra causa alla medesima data. In tal caso, non si dispone la trasmissione degli atti, in quanto il principio di abolitio criminis prevale sulla prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L - rel. Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1105/2013 del 28/05/2013, del Tribunale di Avellino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento della sentenza perche' il fatto non e' piu' previsti dalla legge come reato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza…

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