Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 3464 del 23 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3464PEN

Massima

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Il sequestro probatorio disposto dal pubblico ministero, ai sensi dell'art. 252 c.p.p., deve indicare specificamente l'oggetto del sequestro, non essendo sufficiente un generico riferimento a quanto rinvenuto e ritenuto utile ai fini delle indagini. In mancanza di tale indicazione specifica, il sequestro necessita della convalida del giudice ai sensi dell'art. 355 c.p.p., non essendo altrimenti esperibile la procedura di riesame prevista dall'art. 253 c.p.p. Qualora il pubblico ministero non provveda alla convalida, l'interessato potrà chiedere la restituzione dei beni sequestrati direttamente al pubblico ministero, con facoltà di proporre opposizione al giudice per le indagini preliminari in caso di diniego. Il pubblico ministero, in quanto parte pubblica titolare dell'azione penale, ha interesse a impugnare le decisioni che comportano la violazione o l'erronea applicazione di una norma giuridica, purché tale interesse presenti i caratteri della concretezza e attualità, ovvero sia diretto al conseguimento di un risultato praticamente favorevole. Ove il sequestro non sia stato caducato e l'eliminazione o riforma della decisione impugnata non consenta il raggiungimento di un risultato vantaggioso per l'accusa, il ricorso del pubblico ministero deve essere dichiarato inammissibile per carenza di interesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. FIALE Aldo - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PRESSO TRIBUNALE DI ROMA;

nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso l'ordinanza n. 410/2012 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 16/05/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO FIALE;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'((omissis)) il quale ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

La Procura della Repubblica press…

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