Consiglio di Stato sentenza n. 5313 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:5313SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive perde efficacia e il relativo giudizio diviene improcedibile qualora, nelle more del giudizio, il destinatario del provvedimento abbia spontaneamente provveduto alla rimozione delle opere contestate. In tal caso, infatti, viene meno l'interesse delle parti alla definizione del merito della controversia, non essendo più attuale l'oggetto del giudizio. Ciò comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive diviene privo di oggetto e il relativo giudizio improcedibile qualora, prima della sua definizione, il destinatario del provvedimento abbia spontaneamente rimosso le opere contestate. In tale ipotesi, infatti, viene meno l'interesse delle parti alla prosecuzione del giudizio, non essendo più attuale l'oggetto della controversia. Ciò comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse. La massima giuridica che sintetizza tale principio di diritto è la seguente: Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive diviene privo di oggetto e il relativo giudizio improcedibile qualora, prima della sua definizione, il destinatario del provvedimento abbia spontaneamente rimosso le opere contestate, venendo meno l'interesse delle parti alla prosecuzione del giudizio. In tal caso, il giudice dichiara l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti.

Sentenza completa

N. 07108/2007
REG.RIC.

N. 05313/2012REG.PROV.COLL.

N. 07108/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7108 del 2007, proposto da:
Lallo Angelo, rappresentato e difeso dall'avv. Vincenzo Colalillo, con domicilio eletto presso Clementino Palmiero in Roma, via Albalonga, 7;

contro

Comune di Larino,in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Guida, con domicilio eletto presso Segreteria Sezionale Cds in Roma, piazza Capo di Ferro, 13;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. MOLISE - CAMPOBASSO n. 00199/2007, resa tra le parti, concernente demolizione opere edilizie destinate a ricovero e mantenimento bestiame.

Visti il ricorso in appello e i relat…

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