Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46618 del 24 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:46618PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'adeguatezza della misura cautelare da applicare, deve considerare la concreta idoneità della stessa a salvaguardare le esigenze cautelari, tenendo conto della gravità dei reati contestati, della pericolosità sociale degli indagati e della possibilità che gli stessi possano continuare a mantenere contatti con l'ambiente criminale di riferimento. Pur in assenza di specifiche osservazioni da parte del pubblico ministero, il giudice può legittimamente ipotizzare l'appartenenza degli indagati a un circuito criminoso, qualora tale circostanza emerga dagli elementi probatori acquisiti. Tuttavia, tale valutazione non è determinante ai fini della scelta della misura cautelare, essendo sufficiente la complessiva valutazione della gravità della condotta e della pericolosità sociale degli indagati. Inoltre, il giudice, nel disporre la custodia cautelare in carcere, deve considerare la possibilità che la pena detentiva da eseguire non sia superiore a tre anni, ai sensi dell'art. 275, comma 2-bis, c.p.p., salvo che per reati, come la ricettazione, per i quali la pena minima edittale è superiore a tale limite. In tali casi, la valutazione della sussistenza dell'ipotesi di particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 648, comma 2, c.p.p., è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, il quale può ritenere che, allo stato, non sussista la concreta possibilità per gli indagati di conseguire una pena contenuta entro i tre anni di reclusione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. VILLONI Orland - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1) (OMISSIS), n. nella (OMISSIS);
2) (OMISSIS), n. in (OMISSIS);
3) (OMISSIS), n. in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 251/2015 Tribunale del Riesame di Salerno del 03/07/2015;
esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;
udita in camera di consiglio la relazione del consigliere, dott. ((omissis));
udito il pubblico ministero in persona del sostituto P.G., d.ssa MARINELLI Felicetta, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO…

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