Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35935 del 1 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35935PEN

Massima

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Il gestore o l'esercente degli apparecchi da gioco leciti, telematicamente collegati alla rete della pubblica amministrazione concedente, riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio e di agente contabile, in quanto deputato istituzionalmente al maneggio di denaro pubblico. Pertanto, l'appropriazione indebita da parte del gestore o dell'esercente delle somme incassate, anche per la quota destinata al prelievo erariale unico (PREU), integra il delitto di peculato, a prescindere dall'effettiva causazione di un danno economico per la pubblica amministrazione. La natura tributaria del PREU e la qualificazione del concessionario come soggetto passivo d'imposta non incidono sulla sua funzione di agente della riscossione di denaro pubblico, derivante dalla configurazione complessiva dell'attività di gioco lecito mediante apparecchi o congegni elettronici, caratterizzata dalla predeterminazione dettagliata delle modalità di svolgimento dell'attività e della funzione del concessionario rispetto agli esercenti, in particolare sotto il profilo del controllo periodico della destinazione delle somme riscosse. Il sistema di collegamento diretto degli apparecchi alla rete telematica della pubblica amministrazione, rivolto in particolare al flusso di denaro riscosso in conseguenza del gioco lecito e alle sue destinazioni, evidenzia la diretta appartenenza pubblica di tali somme, che il gestore o l'esercente è tenuto a versare periodicamente al concessionario, il quale a sua volta deve riversarle allo Stato. L'appropriazione indebita di tali somme da parte del gestore o dell'esercente, in quanto incaricato di pubblico servizio e agente contabile, integra pertanto il delitto di peculato, a prescindere dall'effettiva causazione di un danno economico per la pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/11/2020 della Corte di appello di Firenze;
esaminati gli atti e letti il ricorso e la sentenza impugnata;
udita la relazione del Consigliere, Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni del difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENU…

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