Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31259 del 16 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:31259PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di un oggetto, anche se non espressamente ricompreso nell'elenco di cui all'art. 4 della Legge n. 110 del 1975, può integrare il reato di porto abusivo di armi improprie qualora, sulla base delle circostanze di tempo e di luogo, risulti chiaramente utilizzabile per l'offesa alla persona. Tuttavia, il giustificato motivo addotto dall'imputato, come la necessità di utilizzare l'oggetto per esigenze pratiche, deve essere adeguatamente valutato dal giudice, il quale non può limitarsi a ritenere irrilevanti le spiegazioni fornite sulla base della mancata menzione di tali circostanze da parte degli agenti operanti. Inoltre, il giudice è tenuto a verificare la corrispondenza tra la contestazione e la qualificazione giuridica dell'oggetto, senza poter mutare unilateralmente la natura del fatto ascritto all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 113/2012 TRIBUNALE di CAGLIARI, del 24/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PRATOLA Gianluigi che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il reato e' estinto per prescrizione;

Udito il difensor…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.