Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46507 del 17 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46507PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso avverso la sentenza di condanna per ingiurie, ritiene inammissibile il ricorso in quanto in parte sorretto da ragioni non consentite nel giudizio di legittimità e in parte manifestamente infondato. La Corte d'Appello ha fondato il proprio convincimento sulla base delle dichiarazioni della persona offesa, che hanno trovato riscontro nelle testimonianze, escludendo così l'errore nell'individuazione della responsabile e l'ipotesi che la vittima non fosse la stessa persona offesa. La richiesta di assoluzione della ricorrente risulta inoltre essere stata avanzata per la prima volta in Cassazione, non essendo stata prospettata in appello. L'inammissibilità del ricorso non consente di valutare la decorrenza del tempo ai fini della prescrizione, e giustifica l'irrogazione della sanzione pecuniaria prevista per il ricorso inammissibile. La massima che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso avverso una sentenza di condanna per ingiurie, dichiara inammissibile il ricorso quando esso è in parte sorretto da ragioni non consentite nel giudizio di legittimità e in parte manifestamente infondato. La valutazione della credibilità della persona offesa e della prova testimoniale, effettuata dai giudici di merito, non può essere messa in discussione in sede di legittimità, salvo che non emerga la radicale inattendibilità della deposizione della persona offesa, circostanza non ravvisabile nella fattispecie. L'inammissibilità del ricorso, inoltre, non consente di apprezzare la decorrenza del tempo ai fini della prescrizione e giustifica l'irrogazione della sanzione pecuniaria prevista per il ricorso inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VI. TE. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/01/2008 CORTE APPELLO di BARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO.

IN FATTO

Con Sentenza resa l'8.2.2005 dal Tribunale di Trani PO. Fr. e VI.Te. furono condannati perche' ritenuti colpevoli di ingiurie, ed il PO. anche di minaccia…

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