Il decorso del termine decennale di validità del piano di lottizzazione, previsto dalla legge, comporta la decadenza del piano stesso per la parte non realizzata, con conseguente acquisizione definitiva da parte del Comune delle aree cedute gratuitamente dal lottizzante, nonché il diritto del Comune di avvalersi della garanzia fideiussoria prestata dal lottizzante a copertura degli obblighi di realizzazione delle opere di urbanizzazione, anche qualora il ritardo nell'attuazione del piano non sia imputabile al Comune. Ciò in quanto la convenzione urbanistica stipulata tra le parti prevede espressamente che, in caso di inadempimento del lottizzante, le cessioni gratuite e le garanzie prestate restino definitivamente acquisite al Comune, a prescindere dalle ragioni del mancato completamento del piano. Tale previsione convenzionale, che costituisce svolgimento dell'art. 28, comma 5, della legge n. 1150 del 1942, è meritevole di tutela in quanto volta a evitare la paralisi dello sviluppo urbano e della pianificazione locale conseguente all'iniziativa inavveduta o inefficiente del lottizzante. Pertanto, il venir meno della causa giustificativa delle cessioni e della garanzia, derivante dalla mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione, non esclude l'operatività della clausola convenzionale che ne prevede l'acquisizione definitiva al Comune, in assenza di responsabilità di quest'ultimo.