Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38959 del 7 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38959PEN

Massima

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Il reato di ricettazione può essere configurato anche in assenza di una esplicita indicazione della provenienza illecita della cosa ricevuta, qualora il comportamento dell'imputato, come l'omessa spiegazione circa le circostanze e le modalità di acquisizione del bene, riveli la consapevolezza della sua origine delittuosa. In tali casi, l'elemento soggettivo del dolo non si fonda sulla mera scelta di tacere, ma sull'oggettiva evidenza che l'imputato non ha ritenuto di fornire alcuna plausibile giustificazione in ordine al possesso del provento di reato. La valutazione complessiva degli elementi probatori, anche di natura indiziaria, che concorrono a delineare il quadro indiziario a carico dell'imputato, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione congrua ed esente da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECODA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)), difensore di fiducia di Ca. St. nato ad (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, 1 sezione penale, in data 21.1.2005;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. CERVADORO Mirella;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dott. BUA Francesco il quale ha concluso per l'inammissibilita' del …

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