Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33875 del 19 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33875PEN

Massima

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Il falso documentale commesso dal privato in atto pubblico, attraverso la contraffazione di una ricevuta di versamento al fine di ottenere indebitamente lo sgravio di una cartella esattoriale relativa a una contravvenzione per violazione del codice della strada, integra il reato di falsità documentale, nonostante la mancata registrazione informatica del pagamento, qualora il complessivo quadro probatorio, costituito da plurimi e convergenti elementi di prova, dimostri in modo logico e coerente la falsità del documento esibito e l'intento fraudolento dell'agente. In particolare, la mancata corrispondenza tra i numeri identificativi riportati sulla ricevuta contraffatta e quelli delle operazioni di pagamento effettivamente registrate, l'assenza di qualsiasi traccia del pagamento contestato presso l'ufficio postale, nonché le dichiarazioni dei testi qualificati che escludono la possibilità di un mero errore nell'apposizione automatica dell'impronta, costituiscono elementi probatori idonei a fondare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di falsità documentale, senza che assuma rilievo decisivo la mancata acquisizione di una perizia sulla ricevuta, ove il complessivo quadro probatorio risulti comunque sufficiente a dimostrare la falsità del documento e l'intento fraudolento dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/06/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
Uditi in pubblica udienza il Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott.ssa FODARONI G., che ha concluso per il rigetto del ricorso e, per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS), che ha dichiarato di rinunciare alla prescrizione e ha conc…

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