Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 9823 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:9823SENB

Massima

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La disponibilità giuridica dei locali e delle superfici utilizzate per l'esercizio di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande costituisce un requisito essenziale e indefettibile per l'avvio e il legittimo svolgimento dell'attività medesima, il cui accertamento spetta all'amministrazione competente in sede di verifica della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Tale requisito sussiste non solo per l'apertura dell'esercizio, ma anche per ogni successivo ampliamento dello stesso, ivi compreso l'utilizzo di aree esterne private, in quanto tali superfici divengono a tutti gli effetti parte integrante dell'esercizio commerciale. L'amministrazione è pertanto legittimata a inibire l'attività e a dichiarare l'inefficacia della SCIA di ampliamento qualora accerti che l'esercente non disponga di un valido titolo giuridico sull'area esterna occupata, anche in presenza di contestazioni sulla titolarità della stessa da parte di terzi, atteso che il rischio dell'insufficienza del titolo grava sull'interessato che se ne avvale. Il termine ragionevole per l'esercizio dei poteri di autotutela da parte dell'amministrazione non può che decorrere dal momento in cui essa abbia accertato l'inesattezza o incompletezza delle dichiarazioni rese nell'ambito della SCIA, senza che rilevi il decorso di un termine predeterminato, essendo l'esercizio di tali poteri vincolato alla verifica della sussistenza dei presupposti di legge per l'avvio e lo svolgimento dell'attività. L'amministrazione, infine, non eccede i propri poteri di controllo quando esercita i medesimi a seguito di segnalazioni di soggetti terzi interessati, non configurandosi in tal caso alcuno sviamento di potere.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/09/2017

N. 09823/2017 REG.PROV.COLL.

N. 06882/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 6882 del 2017, proposto da:
Prospere S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Vincenzo Fortunato, Sara Fortunato, con domicilio eletto presso lo studio Vincenzo Fortunato in Roma, via di Santa Maria in via N. 12;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco, legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Capitolina, in Roma, via del Tempio di Giove 21;
Stefano D'Ambrosio non costituito in giudizio;

nei confronti di

Cond…

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