Il rilascio della concessione edilizia in sanatoria è subordinato all'acquisizione del nulla osta dell'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico o ambientale, a prescindere dal fatto che l'immobile sia stato realizzato prima o dopo l'apposizione del vincolo stesso. Pertanto, il diniego della concessione in sanatoria è legittimo qualora l'autorità competente abbia espresso parere negativo al rilascio del nulla osta, indipendentemente dal termine di 24 mesi previsto per il procedimento di sanatoria. La motivazione del provvedimento di diniego della concessione in sanatoria può ritenersi adeguata laddove faccia riferimento al mancato rilascio del nulla osta da parte dell'autorità preposta alla tutela del vincolo, senza necessità di ulteriori argomentazioni. Il principio di diritto affermato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 39/2006 ha espunto dall'ordinamento la previsione normativa che subordinava l'obbligo di acquisire il nulla osta solo agli immobili realizzati dopo l'apposizione del vincolo, sancendo la necessità di tale adempimento anche per gli immobili edificati anteriormente. Pertanto, il nulla osta dell'autorità preposta alla tutela del vincolo deve essere acquisito sia per gli immobili realizzati dopo l'apposizione del vincolo che per quelli realizzati prima della sua esistenza, al fine di ottenere la concessione edilizia in sanatoria.