Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 13097 del 26 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:13097PEN

Massima

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La concessione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, ai sensi dell'art. 62, n. 4, c.p., richiede che il pregiudizio cagionato alla persona offesa sia lievissimo, non solo in relazione al valore economico della cosa sottratta, ma anche agli ulteriori effetti pregiudizievoli subiti dalla vittima in conseguenza della condotta delittuosa complessivamente valutata. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale attenuante, deve considerare non solo il valore della refurtiva, ma anche gli ulteriori danni, anche non patrimoniali, arrecati alla persona offesa, come quelli derivanti da condotte minacciose o lesive della libertà e integrità fisica e morale. Inoltre, la concessione delle attenuanti generiche richiede una specifica motivazione da parte del giudice in ordine alla sussistenza di elementi positivamente valutabili che giustifichino la mitigazione del trattamento sanzionatorio, non potendo tale valutazione essere data per presunta. Infine, l'esclusione della recidiva contestata richiede un onere motivazionale da parte del giudice, che può essere adempiuto anche implicitamente, ove si sia in concreto apprezzata l'insussistenza dei requisiti di riprovevolezza della condotta e di pericolosità del suo autore, tenuto conto della consistenza e continuità delle precedenti condanne, nonché delle modalità della condotta, che denotino una spiccata capacità criminale e professionalità nel reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. TORNESI Daniela R - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/03/2018 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TORNESI DANIELA RITA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GAETA PIETRO che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza dell'8 novembre 2015 il Tribunale di Firenze dichiarava (OMISSIS) responsabile dei rea…

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