Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, con la presente sentenza, ha affermato il seguente principio di diritto: L'Amministrazione è legittimata a disporre l'immediato spegnimento di un impianto radioelettrico in assenza di un valido titolo autorizzativo, anche qualora l'impianto risulti essere stato precedentemente dismesso solo formalmente e non in modo sostanziale. Ciò in quanto l'assegnazione delle frequenze radioelettriche, in quanto bene comune ma limitato, avviene attraverso un procedimento amministrativo di tipo concessorio o autorizzatorio, incompatibile con un'occupazione incontrollata ed abusiva delle stesse. L'Amministrazione è pertanto tenuta a garantire una costante sorveglianza e protezione delle frequenze, bloccando gli impianti che ne facciano un utilizzo illegittimo. La mera produzione di bollette relative a consumi elettrici o dichiarazioni di terzi non è sufficiente a dimostrare la continuativa operatività dell'impianto, ove in contrasto con elementi documentali che attestino la sua effettiva dismissione. Inoltre, eventuali pregiudizi derivanti dalla disattivazione dell'impianto, quali la riduzione della copertura del segnale radiofonico in determinate aree, non costituiscono vizi del provvedimento, in quanto meri effetti di fatto non rilevanti ai fini della legittimità dell'azione amministrativa.