Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41033 del 19 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:41033PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni mobili e immobili può essere disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato per reati in materia di stupefacenti e vi è il pericolo concreto che egli possa utilizzare tali beni per commettere ulteriori reati. Il giudice deve valutare attentamente gli elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini, anche attraverso intercettazioni telefoniche, per accertare l'effettiva sussistenza di un'attività criminale organizzata finalizzata al traffico di droga, in cui i beni sottoposti a sequestro risultino strumentali o comunque collegati. Il provvedimento di sequestro preventivo, pur non potendo essere censurato per vizi di motivazione nel giudizio di legittimità, deve essere adeguatamente motivato dal giudice di merito in relazione ai gravi indizi di colpevolezza e al pericolo concreto di reiterazione dei reati, senza che sia sufficiente un mero richiamo ad elementi indiziari generici o ad ipotesi accusatorie non sufficientemente corroborate da riscontri probatori. Il giudice deve altresì valutare la proporzionalità del sequestro rispetto alle esigenze cautelari, evitando di disporre il sequestro di beni sproporzionati o non strettamente collegati all'attività criminosa accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 10/04/2012 del Tribunale del riesame di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. IZZO Gioacchino che ha concluso chiedendo declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ord…

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