Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 55210 del 29 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:55210PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della prova indiziaria ai fini dell'accertamento della responsabilità penale deve essere effettuata dal giudice di merito in modo rigoroso, verificando la sussistenza di elementi indiziari dotati dei requisiti di gravità, precisione e concordanza idonei a fondare un giudizio di colpevolezza, senza che il mero rinvenimento parziale della refurtiva presso l'abitazione dell'imputato possa di per sé integrare la prova del reato di furto, potendo al più configurare un'ipotesi di ricettazione. Tuttavia, ove il giudice di merito abbia motivato in modo congruo ed esaustivo, immune da vizi logici, l'accertamento della responsabilità penale sulla base di un complesso di elementi indiziari, tra cui la presenza dell'imputato sul luogo del delitto, le modalità di commissione del fatto e il rinvenimento di parte della refurtiva presso la sua abitazione, tale valutazione non è censurabile in sede di legittimità. Il diniego delle attenuanti generiche, motivato sulla base dell'assenza di elementi positivi valutabili in tal senso e della pericolosità sociale dell'imputato desunta dai suoi precedenti penali, non è sindacabile in Cassazione. Infine, la revoca d'ufficio del beneficio della sospensione condizionale della pena, in presenza dei presupposti di legge, non integra una reformatio in peius, avendo natura dichiarativa e riguardando effetti di diritto sostanziale che si producono ope legis, indipendentemente dalla richiesta del pubblico ministero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandra - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1093/2013 R.G. Corte di appello di Trieste del 24/11/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RANALDI Alessandro;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ZACCO Franca, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza del 24.11.2015 la Corte di appello di Trieste, per quanto qui rilev…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.