Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11424 del 17 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11424PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata quando sussistono elementi idonei a formulare un giudizio di attualità e concretezza della pericolosità sociale del proposto, indipendentemente dalla sua precedente condanna penale per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il giudice è tenuto a verificare in concreto la sussistenza di tale pericolosità, senza poter fondare il proprio giudizio su una mera presunzione derivante dalla condanna penale. Inoltre, l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca richiede la dimostrazione di una effettiva sproporzione tra il valore dei beni posseduti dal proposto e i suoi redditi dichiarati o la sua attività economica, senza che tale valutazione possa basarsi su mere congetture o ipotesi non sorrette da specifici elementi probatori. Il giudice è tenuto a motivare in modo concreto e logico la sussistenza di tali presupposti, senza poter fare ricorso a mere supposizioni o a parametri di riferimento inidonei, come il valore del cosiddetto "montante ipotecario". La motivazione del provvedimento deve essere adeguata e immune da vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà, tali da renderla meramente apparente, in quanto il ricorso per cassazione in materia di misure di prevenzione è ammesso solo per violazione di legge, ivi compresi i vizi della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Grillone Maurizio, nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso dalla corte di appello di Reggio Calabria il 12.4.2012;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Alfredo Guardiano;
letta la requisitoria, con cui il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. IZZO Gioacchino, ha concluso per il rigetto del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con decreto pronunciato il 12.4.2012 la corte di appello di Re…

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