Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34434 del 23 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34434PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'ambito del procedimento di riesame di un'ordinanza cautelare, è tenuto a valutare in modo esauriente e logico la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, salvo il riscontro di una motivazione manifestamente illogica o carente. Pertanto, il giudice di legittimità, nel vagliare il ricorso avverso l'ordinanza del tribunale del riesame, deve limitarsi a verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. PA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 233/2010 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 09/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA Lina;

sentite le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. SPITALERI Massimiliano, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

FATTO

Con l'ordinanza i…

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