La realizzazione e il potenziamento delle infrastrutture per il trasporto del gas naturale sono opere dichiarate di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti dalla normativa vigente. L'autorità espropriante può pertanto disporre l'occupazione temporanea delle aree necessarie, previa determinazione provvisoria dell'indennità, anche senza il previo consenso dei proprietari, purché siano rispettate le garanzie procedimentali di partecipazione e pubblicità previste dalla legge. In particolare, la comunicazione dell'avvio del procedimento e della dichiarazione di pubblica utilità può essere effettuata mediante pubblico avviso da affiggere all'albo pretorio comunale e da pubblicare sui quotidiani, quando il numero dei destinatari sia superiore a cinquanta. Inoltre, il tracciato del metanodotto, una volta approvato definitivamente, non può più essere contestato in sede di adozione del decreto di asservimento, essendo divenuto ormai inoppugnabile per decorso del termine decadenziale. Pertanto, il proprietario dei terreni asserviti ha diritto esclusivamente al pagamento dell'indennità provvisoria di espropriazione, senza possibilità di ottenere il risarcimento del danno per la lesione di altri interessi.