Il procedimento di adozione e approvazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) è disciplinato dalla normativa regionale, in particolare dalla legge regionale n. 16 del 2004 e dal regolamento di attuazione n. 5 del 2011, che attribuiscono al Comune la competenza esclusiva in materia, superando il precedente modello dell'atto complesso che prevedeva l'approvazione da parte della Provincia. Il procedimento si articola in una fase preliminare di predisposizione del rapporto preliminare e del preliminare di piano, con la consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale e la partecipazione della cittadinanza, seguita dall'adozione del PUC da parte della Giunta comunale, dalla pubblicazione e raccolta delle osservazioni, nonché dall'acquisizione dei pareri delle amministrazioni competenti, per giungere infine all'approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale. Nell'ambito di tale procedimento, le scelte di pianificazione urbanistica rientrano nella discrezionalità tecnica e amministrativa dell'ente locale, sindacabili dal giudice amministrativo solo in caso di manifesta illogicità, irragionevolezza o travisamento dei fatti, senza che il privato possa vantare un affidamento qualificato sulla precedente destinazione del suolo, salvo che questa non abbia avuto una prima concretizzazione in uno strumento urbanistico esecutivo. Le osservazioni presentate dai privati nel corso del procedimento costituiscono apporti procedimentali da contemperare con gli interessi pubblici, senza che il loro rigetto o accoglimento richieda una motivazione analitica.