Il reato di ricettazione si prescrive nel termine massimo di dieci anni, a prescindere dall'applicazione dell'ipotesi attenuata di cui all'art. 648, comma 2, c.p., in quanto tale disposizione non configura un'autonoma fattispecie di reato, ma una mera circostanza attenuante. Il giudice non può dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione quando il termine massimo di prescrizione non è ancora maturato, in quanto ciò comporterebbe una violazione degli articoli 157 e 648 c.p. La prescrizione del reato di ricettazione, infatti, decorre dal momento della consumazione del reato e si interrompe con gli atti di cui all'art. 160 c.p., senza che rilevi la qualificazione giuridica della condotta come ipotesi base o attenuata di ricettazione. Il principio di diritto enunciato mira a garantire il corretto esercizio dell'azione penale e l'applicazione uniforme della disciplina sulla prescrizione, a tutela del principio di legalità e dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.