Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2327 del 2020

ECLI:IT:TARMI:2020:2327SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordine di demolizione di opere realizzate in assenza di provvedimento autorizzativo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In ambito urbanistico ed edilizio, incombe sulla parte che adduce un rilievo a sé favorevole l'onere di fornire adeguata dimostrazione del proprio assunto, con la conseguenza che laddove ciò non avvenga, il fatto non può ritenersi provato. L'assenza di un idoneo titolo edilizio che renda legittima la realizzazione di un manufatto ne determina la natura abusiva, giustificando pertanto l'ordine di demolizione adottato in applicazione della normativa sulla vigilanza sull'attività edilizia. 2. L'ingiunzione ripristinatoria deve essere rivolta a coloro che hanno la disponibilità dell'opera, indipendentemente dal fatto che gli stessi siano i responsabili dell'abuso per averlo concretamente realizzato, rilevando tale aspetto esclusivamente sotto il profilo della responsabilità penale, ma non ai fini della legittimità dell'ordine di demolizione. 3. Gli interventi di edilizia libera o di natura pertinenziale, pur essendo esenti dall'obbligo di permesso di costruire o SCIA, non possono essere esentati dall'applicazione della sanzione di cui all'art. 35 del D.P.R. n. 380/2001, in quanto tale norma si riferisce agli interventi realizzati in assenza o totale/parziale difformità dal titolo abilitativo. 4. L'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato ai sensi degli artt. 27, 31 e 35 del D.P.R. n. 380/2001, senza che sia necessaria una puntuale indicazione di tutte le norme richiamate, essendo sufficiente che il provvedimento contenga i presupposti e il riferimento normativo complessivamente idoneo a fondare il potere sanzionatorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/11/2020

N. 02327/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01949/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1949 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
- Edilombarda S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dagli Avv.ti Emanuela Beacco, Vittorio Sala e Marta Giuditta Sala e domiciliata ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm.;

contro

- il Comune di Seregno, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Brunello De Rosa e Andrea Vincenzo Piscopo ed elettivamente domiciliato presso lo studio del primo in Milano, Viale Bianca Maria n. 11;

nei confronti

- Brianzaacque S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempo…

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