Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35444 del 25 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:35444PEN

Massima

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Il reato di indebita utilizzazione di carte di credito o di pagamento, previsto dal D.Lgs. n. 231 del 2007, art. 55, comma 9, si configura quando il soggetto, non essendone titolare, utilizza indebitamente tali strumenti al fine di trarne profitto per sé o per altri, a prescindere dall'eventuale alterazione o intrusione in un sistema informatico. La valutazione della prova, inclusa quella video-fotografica, è rimessa al giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e coerente, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. La mancata acquisizione di specifici elementi probatori non comporta necessariamente un vizio di motivazione, essendo sufficiente che il giudice abbia adeguatamente motivato la propria decisione sulla base degli elementi acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/09/2016 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI PISA FABIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SALZANO FRANCESCO, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 23/09/2016 la Corte di Appello di L'Aquila ha conf…

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