Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43343 del 23 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43343PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa non può essere riconosciuta in caso di reciproca aggressione tra due soggetti, quando i due contendenti si siano lanciati contemporaneamente alla reciproca aggressione, essendo necessario che vi sia proporzionalità tra l'aggressione subita e la reazione difensiva. Pertanto, il giudizio di condanna è legittimamente formulato qualora non siano stati individuati elementi che facciano ritenere come probabile l'esistenza della causa di giustificazione o inducano comunque il giudice a dubitare seriamente della configurabilità o meno di una scriminante. La valutazione della prova testimoniale e della documentazione medica rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è immune da vizi logici o giuridici se congruamente e logicamente giustificata sulla base delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6925/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 13/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in …

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