Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32598 del 24 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32598PEN

Massima

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Il reato di peculato si configura quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, avvalendosi della propria posizione e dei poteri connessi all'ufficio, distrae o si appropria indebitamente di denaro o altra cosa mobile altrui di cui abbia il possesso o la disponibilità per ragioni del suo ufficio. Ai fini della sussistenza del peculato, non è necessario che il soggetto attivo abbia una disponibilità autonoma e originaria dei beni appropriati, essendo sufficiente che egli li abbia acquisiti in ragione delle sue funzioni, anche a seguito di una precedente attività fraudolenta. Tuttavia, perché il reato si perfezioni, è necessario che il soggetto attivo abbia effettivamente conseguito il possesso o la disponibilità materiale dei beni, non essendo sufficiente la mera possibilità di disporne. Inoltre, il peculato si consuma nel momento in cui il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio distrae o si appropria dei beni, a prescindere dall'effettivo utilizzo o godimento personale degli stessi. Pertanto, il reato di peculato si configura anche quando il soggetto attivo, pur non avendo una disponibilità originaria dei fondi, li abbia comunque acquisiti in ragione delle sue funzioni, anche a seguito di una precedente attività fraudolenta, e li abbia distratti o appropriati indebitamente, a prescindere dall'effettivo utilizzo o godimento personale degli stessi. Tuttavia, il reato si prescrive nel termine di 12 anni e 6 mesi dalla data di consumazione, che coincide con il momento in cui il soggetto attivo ha distratto o si è appropriato dei beni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. CITTERIO Car - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1081/2008 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 12/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senza ri…

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