Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7136 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:7136SENT

Massima

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La libertà di iniziativa economica privata, sancita dagli artt. 2, 3, 4 e 41 della Costituzione, è un principio fondamentale dell'ordinamento che impone all'interprete di interpretare e applicare in senso tassativo, restrittivo e ragionevolmente proporzionato le disposizioni che prevedono limiti, autorizzazioni, licenze o altri atti di assenso per l'avvio di attività economiche, ammettendoli solo ove siano necessari ad evitare possibili danni alla salute, all'ambiente, al paesaggio, al patrimonio artistico e culturale, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana e possibili contrasti con l'utilità sociale, con l'ordine pubblico, con il sistema tributario e con gli obblighi comunitari ed internazionali della Repubblica. Pertanto, la verifica di compatibilità regionale in materia di rilascio di autorizzazioni per l'apertura di strutture sanitarie private non può risolversi in uno strumento ablatorio delle prerogative dei soggetti che intendano offrire, in regime privatistico, mezzi e strumenti di diagnosi e di assistenza sul territorio, sulla base di una mera programmazione numerica autoritativa con prevalente finalità economica, non ragionevole e non proporzionata rispetto alle dichiarate finalità di tutela della salute. Al contrario, l'esigenza di tutela della salute può concernere solo la qualità dei servizi sanitari e la loro diffusione mediante una razionale e capillare distribuzione sul territorio, senza che possa essere invocata la saturazione del fabbisogno sanitario indipendentemente dalla varietà dei servizi prestati, dalla capacità ricettiva e dall'aggiornamento e adeguatezza delle strutture diagnostiche in relazione alle mutevoli esigenze sanitarie della popolazione residente e fluttuante. Pertanto, il parere regionale negativo che si limiti a richiamare la saturazione del fabbisogno sanitario, senza valutare la qualità e la diffusione dei servizi offerti dalla nuova struttura, risulta illegittimo per violazione del principio di libertà di iniziativa economica e per difetto di ragionevolezza e proporzionalità rispetto alle finalità di tutela della salute.

Sentenza completa

N. 10800/2010
REG.RIC.

N. 07136/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10800/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10800 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Residence Il Melograno s.r.l. Unipersonale, in persona del suo rappresentante legale, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, viale ((omissis)), 71;

contro

Provincia di Roma, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via IV Novembre, 119/A;
Agenzia Sviluppo Provincia per ((omissis)), in persona del suo legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((om…

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