Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6859 del 22 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6859PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto nei reati fine costituisce un elemento sintomatico della sua partecipazione all'associazione per delinquere, a prescindere dalla titolarità di poteri gestori all'interno degli strumenti societari utilizzati per la realizzazione dei reati. Ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 416 c.p., non è richiesta una durata determinata del vincolo associativo, essendo sufficiente che gli indizi gravi, precisi e concordanti dimostrino il contributo del singolo alla realizzazione degli scopi illeciti dell'associazione, anche attraverso il compimento di singoli reati fine. La valutazione della gravità indiziaria deve essere condotta sulla base di elementi oggettivi, quali la costituzione di società strumentali, la disponibilità di beni e l'apertura di conti correnti utilizzati per la commissione dei reati, senza che assuma rilievo la circostanza che tali società abbiano svolto anche attività lecite, in quanto ciò non esclude il loro utilizzo come strumento per la realizzazione dell'associazione criminosa. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, deve dare conto in modo completo e congruo degli elementi oggettivi che dimostrano il coinvolgimento del singolo indagato nella struttura e nelle finalità dell'associazione per delinquere, senza che sia necessario un'analisi dettagliata del fatturato aziendale negli anni precedenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 959/2015 TRIB. LIBERTA' di VENEZIA, del 14/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIANESINI Maurizio;
sentite le conclusioni del PG Dott. Cardia Delia, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ha proposto ricorso per Cassazione contro l'ordinanza 14 ottobre 2015 del Tribunale di Venezia che, in sede di rinvio, aveva rigettato la richies…

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