Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1023 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:1023SENT

Massima

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Il diritto di concessione cimiteriale perpetua non può essere revocato senza il contestuale riconoscimento di un diritto equivalente nell'ambito dello stesso cimitero, nel rispetto dei requisiti di capienza e durata previsti dal regolamento comunale. Pertanto, la revoca di una concessione cimiteriale perpetua è illegittima se non accompagnata dall'immediata attribuzione di una nuova concessione di pari capacità e durata, senza alcun onere aggiuntivo per il concessionario. L'Amministrazione comunale è tenuta a garantire la continuità della sepoltura, evitando soluzioni di discontinuità tra la vecchia e la nuova concessione, anche attraverso la ricostruzione a proprie spese della precedente sepoltura, ove necessario. Il principio di equivalenza della nuova concessione non può essere derogato in ragione di esigenze progettuali o di ampliamento del cimitero, dovendo l'Amministrazione individuare soluzioni alternative che non incidano sulla situazione concessoria del privato. Inoltre, la durata della nuova concessione attribuita in sostituzione di quella perpetua revocata deve essere di 99 anni, in conformità al regolamento comunale, senza poter essere limitata al "tempo residuale" della precedente concessione.

Sentenza completa

N. 00827/1999
REG.RIC.

N. 01023/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00827/1999 REG.RIC.

N. 01665/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 827 del 1999, proposto da:
D'((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, c.so Garibaldi n. 103;

contro

Comune di Capaccio, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, via Fieravecchia n. 40, presso l’avv. ((omissis));

sul ricorso numero di registro generale 1665 del 1999, proposto da:
D'((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, c.so Garibaldi n. 103;

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