Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1779 del 17 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:1779PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La validità e gli effetti degli atti processuali compiuti nell'ambito di un procedimento esecutivo penale sono regolati dalla legge in vigore al momento del loro compimento, in applicazione del principio "tempus regit actum". Pertanto, le modifiche legislative successive, anche se più rigorose, non possono trovare applicazione retroattiva ai rapporti esecutivi già pendenti, per i quali si siano già avviati procedimenti secondo il quadro normativo previgente. In particolare, l'emissione di un ordine di esecuzione della pena detentiva, contestualmente sospeso, e la presentazione di una richiesta di misura alternativa alla detenzione, costituiscono atti di una fattispecie processuale complessa che si perfeziona secondo la disciplina vigente al momento della sua formazione. Di conseguenza, la sopravvenienza di una legge che amplia il catalogo dei reati ostativi all'accesso alle misure alternative non può comportare la revoca del decreto di sospensione dell'esecuzione già emesso, né l'inammissibilità della domanda di misura alternativa precedentemente proposta, in assenza di una specifica disciplina transitoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/04/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAIRO ANTONIO;
Letta la requisitoria della Dott.ssa CENICCOLA Elisabetta, sostituto procuratore generale della Repubblica, presso questa Corte che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Napoli, in funzione di giu…

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