Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20656 del 15 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20656PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere legittimamente applicata quando, sulla base di una motivazione non meramente apparente, risulti la perdurante sussistenza della pericolosità sociale del soggetto, nonostante elementi come la collaborazione processuale e la rimodulazione della misura cautelare in atto, i quali, pur rilevanti, non sono di per sé sufficienti a far ritenere cessata tale pericolosità. Il giudizio di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è limitato alla verifica dell'assenza di motivazione o della sua manifesta illogicità, senza poter sindacare la valutazione degli elementi dimostrativi operata dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso il 9/6/2022 dalla Corte di appello di Potenza;
visti gli atti, il decreto impugnato e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dott. DI GERONIMO Paolo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. EPIDENDIO Tomaso, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Potenza rigettava l'appello proposto avverso il decreto …

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