La competenza territoriale per il reato di importazione di sostanze stupefacenti si radica nel luogo di ingresso delle sostanze entro il confine dello Stato, a prescindere dalle condotte precedenti il dato materiale dell'introduzione. Pertanto, quando lo stupefacente è stato reperito e introdotto nel territorio nazionale in un luogo diverso da quello in cui è stato concluso l'accordo per l'importazione, la competenza territoriale spetta al giudice del luogo di ingresso dello stupefacente, in applicazione del criterio generale di cui all'art. 8, comma 1, c.p.p., e non ai criteri suppletivi di cui all'art. 10 c.p.p. La dichiarazione di incompetenza territoriale, in tali casi, riguarda esclusivamente il reato di importazione, mentre non incide sulla competenza per eventuali altri reati connessi, in assenza di elementi di connessione soggettiva.