Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33461 del 28 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:33461PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di applicazione di misura di prevenzione, può valutare gli elementi probatori tratti da procedimenti penali anche in corso, ai fini dell'accertamento della pericolosità sociale del soggetto, purché tale valutazione sia adeguatamente e logicamente motivata, senza necessità di una definizione del procedimento penale. La motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione non è censurabile in sede di legittimità per vizi di illogicità manifesta, essendo ammesso il ricorso per cassazione esclusivamente per violazione di legge, salvo i casi di motivazione inesistente o meramente apparente. Il giudice di merito, pertanto, è abilitato a compiere una valutazione degli elementi probatori acquisiti, anche relativi a condanne per reati di associazione mafiosa, ai fini della ritenuta persistenza e attualità della pericolosità sociale del soggetto, senza che ciò si traduca in una violazione di legge censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. AN. GI., N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 13/12/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. IZZO GIOACCHINO, il quale ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.

Osserva:

IN FATTO ED IN DIRITTO

1. CA.Pi., per il tramite del suo difensore, ha proposto ricorso per cassazione avverso il d…

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