Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14528 del 24 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14528PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La Corte di Cassazione, in sede di giudizio di legittimità, non può procedere a una nuova valutazione del compendio probatorio e degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione del giudice di merito, essendo precluso il sindacato sulla ricostruzione e sull'apprezzamento dei fatti compiuti dal giudice di primo grado. Il controllo di legittimità sulla motivazione è infatti circoscritto alla verifica che essa sia "effettiva" e non meramente apparente, non sia "manifestamente illogica" né "internamente contraddittoria" e non risulti logicamente "incompatibile" con altri atti del processo. Pertanto, le doglianze relative alla valutazione probatoria, che sollecitano una rivalutazione di merito preclusa in sede di legittimità, sono inammissibili ai sensi dell'art. 606, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento nei confronti di
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/01/2015 del Tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difens…

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