Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13634 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:13634SENT

Massima

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Il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile quando la parte ricorrente dichiara di non avere più interesse alla decisione della controversia. In tali casi, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito della questione, ma deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Ciò comporta la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in assenza di soccombenza. Tale principio si fonda sull'art. 26 della legge n. 1034/1971, come modificato dalla legge n. 205/2000, che disciplina l'istituto dell'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. La ratio è evitare pronunce meramente dichiarative, quando il ricorrente abbia perso l'interesse originario all'accoglimento della propria domanda. In tali ipotesi, il giudice non può entrare nel merito della controversia, ma deve limitarsi a prendere atto dell'intervenuta cessazione della materia del contendere. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto ricavabile dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali, in modo da risultare autosufficiente e applicabile a fattispecie analoghe.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio
Sezione Terza Bis
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 12337/1994 proposto da En. Ca., rappresentata e difesa dall'Avv. Co. Ma. ed elettivamente domiciliata in Ro., ((omissis)). n. (...), presso lo studio dell'Avv. Fa. Bu.;
CONTRO
- il Ministero della Pubblica istruzione, in persona del Ministro p.t.;
- il Provveditore agli Studi di Cr., nella persona p.t. in carica, entrambi rappresentati e difesi ex lege dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui Uffici sono domiciliati in Ro., via de. Po. n. (...);
per l'annullamento,
dei provvedimenti, tutti di identico contenuto con i quali il Provveditore agli Studi di Cr. ha disatteso la domanda della ricorrente volta ad ottenere per effetto dell'estensione del giudicato l'inquadramento al VII livello retributivo, come da nota 5286 del 21.4.1994, nonchè per quanto…

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