Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 538 del 8 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:538PEN

Massima

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Il pubblico ministero ha il diritto di appellare la sentenza di proscioglimento dell'imputato, anche quando tale facoltà era stata precedentemente esclusa da una norma dichiarata incostituzionale. In tal caso, il ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero contro la sentenza di proscioglimento deve essere convertito in appello e gli atti trasmessi al giudice competente per il relativo giudizio di secondo grado, al fine di consentire l'esercizio del diritto di impugnazione riconosciuto al pubblico ministero a seguito della pronuncia di incostituzionalità. Ciò vale sia per i ricorsi proposti "indirettamente", a seguito dell'originaria ordinanza di inammissibilità dell'appello, sia per quelli proposti "direttamente" dopo l'entrata in vigore della nuova disciplina, in quanto la declaratoria di illegittimità costituzionale comporta in ogni caso la "reviviscenza" del diritto di appello del pubblico ministero avverso le sentenze di proscioglimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. MONASTERO Francesc - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI REGGIO CALABRIA;

nei confronti di:

1) RI. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 419/2006 TRIBUNALE di PALMI, del 02/10/2006;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONASTERO FRANCESCO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PASSACANTANDO Gugli…

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