Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53643 del 16 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53643PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel rigettare il ricorso proposto dall'imputato avverso la sentenza di condanna per il reato di ricettazione, afferma il principio secondo cui, in tema di impedimento a comparire, può legittimamente procedersi in contumacia dell'imputato citato a giudizio in stato di libertà e successivamente tratto in arresto e detenuto per altra causa, quando di tale sopravvenuta condizione il giudice non sia stato posto a conoscenza e l'imputato, o il suo difensore, pur potendo, non si siano diligentemente attivati per darne comunicazione all'autorità giudiziaria procedente. Inoltre, la Corte esclude l'applicabilità dei principi sulla nullità radicale per mancata traduzione dell'imputato detenuto, in quanto nel caso di specie non risulta che il giudice di appello fosse a conoscenza dello stato detentivo del ricorrente. Infine, la Corte ritiene inammissibili i motivi di ricorso relativi alla mancata concessione dell'attenuante della lieve entità del fatto e delle attenuanti generiche, in quanto la valutazione negativa operata dai giudici di merito risulta adeguatamente motivata sulla base di specifici elementi, quali la provenienza del materiale ricettato da un ufficio pubblico e l'assenza di comportamenti collaborativi, oltre che la negativa personalità del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/04/2015 della CORTE APP.SEZ.MINORENNI di NAPOLI;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/12/2016, la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. LORI Perla che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza in data 2 aprile 2015 la Corte di appello di Napoli, sezione minorenni, confermava la pronuncia di condanna alle pene di giust…

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