Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41227 del 8 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:41227PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, applicata ai sensi della previgente normativa di cui alla Legge n. 1423 del 1956, articolo 1, n. 1, per il profilo di pericolosità sociale connesso all'abituale dedizione a traffici delittuosi, non può più produrre effetti giuridici a seguito della declaratoria di incostituzionalità di tale fattispecie di pericolosità da parte della Corte Costituzionale con la sentenza n. 24 del 2019, con la conseguente abolitio criminis parziale delle condotte di violazione delle relative prescrizioni previste dal Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 75. Diversamente, la misura di prevenzione applicata per il diverso profilo di pericolosità di cui all'articolo 1, lettera b), del medesimo Decreto Legislativo n. 159 del 2011, relativo ai soggetti abitualmente dediti a reati contro il patrimonio dai cui proventi traggono in parte il proprio sostentamento, rimane pienamente efficace e la relativa violazione delle prescrizioni integra il reato di cui all'articolo 75 del citato decreto. Ai fini della configurabilità del reato di violazione delle prescrizioni imposte con la misura di prevenzione, è necessario che la condotta del sorvegliato speciale riveli un carattere di abitualità e non meramente occasionale, desumibile dalla reiterazione di incontri e frequentazioni con soggetti pregiudicati, anche all'interno di locali pubblici, in assenza di giustificazioni diverse dalla esistenza di un rapporto consolidato. La valutazione in ordine alla concessione delle circostanze attenuanti generiche e al beneficio della sospensione condizionale della pena deve tenere conto, in modo adeguatamente motivato, di tutti gli elementi di fatto rilevanti, con particolare riguardo ai precedenti penali dell'imputato e all'assenza di elementi positivi a suo favore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizi - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesc - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI MESSINA;
nei riguardi di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
e sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/02/2018 della CORTE DI APPELLO DI MESSINA;
di assoluzione di (OMISSIS) e di condanna di (OMISSIS);
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi,
udita la relazione svolta dal consigliere, Dr. FRANCESCO ALIFFI;
udito il Pubblico Ministero, in persone del Sostituto Procuratore …

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