La demolizione e ricostruzione di un manufatto, anche se parziale, comporta la necessità del previo rilascio di concessione edilizia, in quanto integra un intervento di ristrutturazione edilizia che non può essere qualificato come mera manutenzione interna ai sensi dell'art. 26 della legge n. 47 del 1985. Infatti, la realizzazione di un nuovo organismo edilizio, anche se in parte su preesistenti strutture, che comporti modifiche sostanziali della consistenza, forma e volumetria del manufatto originario, non può essere ricondotta alla nozione di ristrutturazione edilizia, ma richiede il previo rilascio di concessione edilizia. Pertanto, in assenza di tale titolo abilitativo, il Comune è legittimato ad adottare il provvedimento di demolizione ai sensi dell'art. 7 della legge n. 47 del 1985. Il concetto di ristrutturazione edilizia, di cui all'art. 31, comma 1, lett. d), della legge n. 457 del 1978, comprende anche la demolizione seguita dalla fedele ricostruzione del manufatto, ma qualora la ricostruzione non sia fedele, ovvero comporti modifiche sostanziali della consistenza, forma e volumetria, è necessaria la concessione edilizia. Inoltre, il fatto che il manufatto preesistente fosse già oggetto di condono edilizio non esclude la necessità del previo rilascio della concessione edilizia per gli ulteriori interventi di demolizione e ricostruzione, in quanto tali interventi non possono essere qualificati come mera manutenzione interna ai sensi dell'art. 26 della legge n. 47 del 1985.