Il ricorso straordinario per cassazione ex art. 625-bis c.p.p. è uno strumento processuale eccezionale, limitato alla sola correzione di evidenti e macroscopici errori di fatto commessi dal giudice di legittimità, riscontrabili dalla mera lettura della sentenza impugnata, e non può essere utilizzato per una nuova valutazione della motivazione o per dedurre ulteriori censure di merito. Il giudice di legittimità, nel decidere sul ricorso straordinario, non può essere indotto ad emettere una nuova pronuncia nel merito della medesima questione, in quanto ciò sarebbe contrario allo scopo per il quale il legislatore ha previsto tale rimedio straordinario, volto esclusivamente a porre rimedio a meri errori di percezione o sviste palesi e determinanti ai fini della decisione. Pertanto, il ricorso straordinario per errore di fatto è inammissibile quando il ricorrente contesti la motivazione della sentenza impugnata, senza segnalare evidenti e macroscopici errori di fatto, e miri in realtà a ottenere una nuova valutazione della questione già decisa.