Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 318 del 2018

ECLI:IT:TARBS:2018:318SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area, prevista in uno strumento di pianificazione generale, può essere modificata dall'amministrazione comunale nell'esercizio del suo potere discrezionale, salvo che non siano dedotte e dimostrate specifiche ragioni di affidamento qualificato, derivanti da precedenti atti amministrativi o da pronunce giurisdizionali divenute definitive, che impongano una motivazione rinforzata per giustificare il mutamento di indirizzo pianificatorio. In particolare, qualora l'area sia stata precedentemente assoggettata a un ambito di trasformazione urbanistica, con previsione di realizzazione di un piano attuativo, la successiva soppressione di tale ambito e la riclassificazione dell'area con destinazione agricola, senza adeguata ponderazione comparativa degli interessi in gioco e senza considerare le aspettative maturate in capo al privato, integra un vizio di eccesso di potere per illogicità e difetto di motivazione. Inoltre, il mancato esame di osservazioni presentate dal privato in sede di approvazione definitiva della variante urbanistica, pur se oltre il termine di legge ma in tempo utile per un supplemento istruttorio, costituisce violazione del principio di partecipazione procedimentale. Infine, la domanda risarcitoria per il pregiudizio economico derivante dalle scelte pianificatorie illegittime non può essere accolta in assenza della prova del danno e del nesso di causalità, nonché della dimostrazione della spettanza definitiva del bene della vita connesso all'interesse legittimo fatto valere.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/03/2018

N. 00318/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00224/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 224 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
San Leone Srl ora Fallimento San Leone, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti Umberto Grella e Flavia Manerba, con domicilio “digitale” corrispondente alla PEC indicata negli scritti difensivi, e domicilio “fisico” presso lo studio dell’avv.to Flavia Manerba in Brescia, Via Solferino n. 53;

contro

Comune di Cenate Sopra, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Francesco Daminelli e Mauro Ballerini, con domicilio “digitale” corrispondente alla P…

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