Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22480 del 9 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22480PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p., sia nella forma del metodo mafioso che in quella dell'agevolazione, non richiede che tutti i concorrenti nel reato rivestano la qualità di partecipi all'associazione di tipo mafioso, essendo sufficiente che tale qualità sia riferibile anche solo ad uno di essi, in quanto tale circostanza, ancorché soggettiva, attiene alla qualità personale del colpevole e si estende a tutti i compartecipi. Pertanto, ai fini della sussistenza dell'aggravante, è sufficiente che il reo abbia agito consapevolmente nell'ambito di un contesto mafioso, anche senza essere egli stesso affiliato all'associazione criminale, essendo invece necessario che egli abbia avuto piena consapevolezza che l'ingiusto profitto preteso fosse destinato alla cosca mafiosa. Inoltre, la valutazione della sussistenza di tale aggravante non richiede la dimostrazione di un previo accordo tra il concorrente e gli altri partecipi all'azione criminosa, essendo sufficiente che la condotta del reo si sia inserita in modo consapevole e volontario nel contesto mafioso, indipendentemente dalla sua posizione all'interno dell'organizzazione criminale. Infine, la motivazione della sentenza di merito, ove congrua, esauriente e logica, non è sindacabile in sede di legittimità, non potendosi sostituire ad essa una diversa valutazione delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SARACO A - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso La sentenza del 22/06/2020 della CORTE DI APPELLO DI TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANTONIO SARACO;
sentita la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
sentito l'Avvocato (OMISSIS), che, in difesa di (OMISSIS), si e' riportato a…

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