Consiglio di Stato sentenza n. 6985 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:6985SENT

Massima

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Il requisito di partecipazione previsto dal bando di concorso, consistente nell'aver maturato presso il CNR o presso altri enti ed istituzioni di ricerca almeno 3 anni di contratto, anche non continuativi e di diverse tipologie, purché riferibili ad attività svolte o riconducibili alla medesima area o categoria professionale, nell'arco temporale ricompreso tra la data del 1 gennaio 2010 ed il 31 dicembre 2017, deve essere interpretato in senso ampio, di modo che ai fini dell'integrazione di tale requisito vanno considerate tutte le attività di ricerca indicate dagli interessati, indipendentemente dalla natura (pubblica o privata) del soggetto presso il quale esse sono state svolte, purché le attività in questione siano effettivamente qualificabili come "ricerca" alla stregua dei parametri (anche internazionali) di riferimento. Pertanto, l'esperienza maturata presso un ente di ricerca estero, come l'Università degli Studi di Porto in Portogallo, deve essere ritenuta rilevante ai fini del possesso del requisito di partecipazione, non potendosi introdurre in via interpretativa un requisito più stringente, non previsto dal bando ed estraneo all'interesse dell'amministrazione al reclutamento del migliore personale qualificato. Ciò in quanto la procedura concorsuale in esame, pur essendo finalizzata al superamento del precariato e alla valorizzazione della professionalità acquisita dal personale che ha prestato la propria attività lavorativa presso l'ente che effettua il piano di stabilizzazione, non esclude la possibilità di valorizzare le esperienze estere in concorsi aperti, non discriminando sulla base della nazionalità del partecipante, ma semplicemente privilegiando le risorse interne all'amministrazione nazionale di ricerca finanziata dallo Stato italiano, senza che ciò possa ritenersi in contrasto con i principi europei in materia di libera circolazione dei lavoratori.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/10/2021

N. 06985/2021REG.PROV.COLL.

N. 07478/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7478 del 2020, proposto da
CNR-CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

contro

CLARA PICCIRILLO, rappresentata e difesa dall’avvocato Francesco Americo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Cosseria, n. 2;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio n. 5782 del 2020;

Visti il ricorso in appello e i relativi …

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