Il silenzio-assenso formatosi sulla richiesta di variante in corso d'opera, in applicazione dell'art. 2 della L.R. n. 17/1994, comporta la formazione di un valido titolo edilizio in capo al richiedente, anche in assenza di un provvedimento espresso di accoglimento dell'istanza da parte dell'amministrazione comunale. Pertanto, l'amministrazione non può successivamente adottare un provvedimento di diniego della variante richiesta, essendo ormai formato il titolo edilizio per effetto del silenzio-assenso. In tal caso, qualora l'amministrazione ritenga che sussistano i presupposti per l'annullamento o la revoca del titolo edilizio formatosi per silenzio-assenso, essa è tenuta a procedere in autotutela, senza poter semplicemente respingere l'istanza di variante. Il mancato rispetto del termine di 90 giorni previsto dalla legge per l'adozione del provvedimento espresso di diniego comporta la formazione del silenzio-assenso, con la conseguente insussistenza di un valido titolo edilizio a fondamento dell'ingiunzione di demolizione successivamente adottata dall'amministrazione.