Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21032 del 21 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21032PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione della sentenza di merito, non può procedere ad una rinnovata valutazione dei fatti o delle prove acquisite, essendo tale compito riservato in via esclusiva al giudice di merito. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è circoscritto alla verifica della coerenza strutturale della decisione, della sua logicità e della congruenza delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento, senza poter entrare nel merito delle valutazioni compiute dal giudice di merito. Pertanto, il giudice di legittimità non può censurare la valutazione di attendibilità e credibilità della persona offesa effettuata dal giudice di merito, salvo che non emerga un travisamento della prova, ovvero l'omissione o la valutazione erronea di elementi probatori decisivi, debitamente indicati nel ricorso. Inoltre, le dichiarazioni della persona offesa, anche in assenza di costituzione di parte civile, possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, che deve essere più penetrante e rigoroso rispetto a quello cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G. - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1714/2014 CORTE APPELLO di PALERMO del 18/07/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO PEZZELLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del proposto ricorso.

RITENUTO IN FATTO

La Corte di Appello di Palermo, pronunciando nei confronti…

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