Il rapporto di lavoro tra i medici di medicina generale convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale e gli enti sanitari ha natura privatistica di prestazione d'opera professionale svolta in regime di parasubordinazione. In tale ambito, l'amministrazione agisce come soggetto di diritto comune, senza poteri autoritativi, e non può incidere unilateralmente sulle situazioni giuridiche soggettive del professionista, come la corresponsione di indennità previste contrattualmente. Pertanto, le controversie relative alla modifica o sospensione di tali indennità rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, essendo esclusa la giurisdizione del giudice amministrativo. La natura privatistica del rapporto di lavoro tra medici convenzionati e enti sanitari comporta che l'amministrazione, nell'ambito di tali rapporti, agisca come soggetto di diritto comune, senza poteri autoritativi, e non possa unilateralmente modificare o sospendere le indennità previste contrattualmente a favore dei professionisti. Di conseguenza, le controversie relative a tali vicende rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, essendo esclusa la giurisdizione del giudice amministrativo.