Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4303 del 1 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:4303PEN

Massima

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Il giudice può legittimamente rigettare la richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di nuovi elementi, quando permangono le esigenze cautelari e la misura risulta proporzionata e adeguata, tenuto conto della natura e gravità del reato contestato, delle modalità di commissione, della personalità dell'indagato e del pericolo di recidiva, desumibile anche dal rinvenimento di elementi riconducibili a precedenti condotte illecite analoghe. Il giudicato cautelare non si forma automaticamente in caso di mancata impugnazione dell'ordinanza, ma solo all'esito di eventuali gravami contro le ordinanze impositive della misura. Il giudice non è tenuto a rivalutare fatti o deduzioni già esaminati, essendo sufficiente una motivazione che dia conto della legittimità del rigetto della richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 704/2011 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE, del 15/07/2011M

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha chiesto l'inammissibilta' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

Il Tribunale della liberta' di Firenze, con ordinanza in data 15 luglio 2011, conferma…

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