Il porto senza giustificato motivo, fuori dalla propria abitazione, di strumenti in metallo riproducenti armi (pistole giocattolo) ovvero strumenti di segnalazione acustica che esplodono cartucce a salve (pistole scacciacani), sprovvisti del tappo rosso occlusivo della canna, integra la contravvenzione di cui alla L. 18 aprile 1975, n. 110, articolo 4, comma 2, come modificato dal Decreto Legislativo 26 ottobre 2010, n. 204, articolo 5, in relazione all'articolo 5, comma 4, della predetta legge, e non il reato di porto abusivo di armi previsto dalla L. n. 895 del 1967, in quanto si tratta di un illecito ontologicamente diverso, con pene di natura ed entità diverse. L'errore nella qualificazione giuridica del fatto è evidente, non potendosi porre dubbio che l'oggetto della contestazione in fatto risulta essere un'arma giocattolo priva del tappo rosso, e non un'arma vera e propria.