Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26647 del 9 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:26647PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di calunnia si configura quando una persona, consapevole dell'innocenza dell'accusato, denuncia falsamente a un'autorità giudiziaria o amministrativa un fatto di reato a carico di questi, al fine di provocarne l'avvio di un procedimento penale. Tale reato sussiste anche quando l'agente, pur non essendo legittimato a proporre querela per un fatto di reato subito da un terzo, diffonde comunque notizie false idonee a determinare l'esercizio dell'azione penale, indipendentemente dall'effettivo inizio del procedimento. Inoltre, il reato di calunnia può configurarsi anche quando l'agente, pur non avendo personalmente assistito ai fatti, li rappresenta falsamente sulla base di una consapevole distorsione della realtà, in particolare quando abbia partecipato agli eventi e sia quindi a conoscenza delle circostanze effettive. La buona fede dell'agente, ovvero il suo ragionevole convincimento di aver subito il reato denunciato, non esclude la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di calunnia, qualora risulti provata la sua consapevolezza dell'innocenza dell'accusato. Infine, la nomina di un difensore sostituto, in caso di impedimento del difensore originario, sana i vizi derivanti dalla cattiva soluzione processuale adottata per superare tale impedimento, a meno che il sostituto non abbia espressamente manifestato l'intenzione di far rilevare la nullità processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA ((omissis)) del 18/06/2 -

Dott. AGRO' ((omissis)) SENTE -

Dott. ROTUNDO ((omissis)) N. -

Dott. ROSSI ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. CARCANO ((omissis)) N. 32731/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pe. Di. e da Co. Va. ;

contro la sentenza 18 febbraio 2005 della Corte d'Appello di Venezia.

Udita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis))'.

Udito il P.G. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito per il Co. l'avvocato ((omissis)).

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte d'Appello di Venezia riteneva Pe.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.