Il decreto di archiviazione emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, pur essendo impugnabile con reclamo al Tribunale in composizione monocratica ai sensi dell'art. 410-bis c.p.p., non è ulteriormente ricorribile per cassazione, salvo i casi di abnormità strutturale o funzionale del provvedimento. L'ordinanza con cui il Tribunale decide sul reclamo della persona offesa è, a sua volta, non impugnabile, ma la parte che non sia stata posta in condizione di partecipare effettivamente al procedimento può chiedere la revoca del provvedimento al medesimo giudice che lo ha emesso. Il giudice di merito non può anticipare valutazioni di merito sulla fondatezza delle indagini suppletive richieste dalla persona offesa, dovendo invece fissare l'udienza camerale di opposizione all'archiviazione, salvo il caso di manifesta superfluità degli atti investigativi richiesti. Inoltre, il diritto della vittima a partecipare alla fase delle indagini preliminari, sancito dalla direttiva 2012/29/UE, impone al giudice di garantire il contraddittorio con la persona offesa nell'ambito del procedimento di reclamo avverso il decreto di archiviazione.