Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36667 del 24 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:36667PEN

Massima

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Il reato di minaccia è configurabile anche in assenza di un concreto stato di intimidazione nel soggetto passivo, essendo sufficiente l'idoneità potenzialmente intimidatrice delle espressioni utilizzate, indipendentemente dal loro effettivo prodursi. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di minaccia, deve considerare la portata intimidatrice delle parole impiegate, senza che sia necessario l'accertamento di un effettivo stato di timore nel destinatario. La determinazione della pena e la liquidazione del danno in favore della parte civile rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato. Il termine prescrizionale per i reati di competenza del giudice di pace, puniti con la sola pena pecuniaria, non è quello ridotto di tre anni previsto dall'art. 157, comma 5 c.p., ma quello ordinario di cinque anni, prorogato fino a sette anni e sei mesi in virtù degli atti interruttivi. Il giudizio di legittimità è limitato al controllo della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi probatori acquisiti, che rientra nella sfera di discrezionalità del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MI. RO., N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 19/04/2007 TRIBUNALE di LUCCA;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO O., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv. ((omissis)), in sostitu…

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